La tavola peutingeriana.
Qui a lato dettaglio di una antica mappa delle strade imperiali romane. Copre un'area dal sud est dell'Inghilterra all'attuale Sri-Lanka. Non è una mappa nel senso moderno, ma un cartogramma, riprodotta diverse volte in pegamena. Una di queste, realizzata nel 1265 da un monaco a Colmar, giunge poi nelle mani di Konrad Peutinger e da allora è conosciuta come "Tavola Peutingeriana" ed è ora conservata nella biblioteca nazionale di Vienna. L'intera mappa costituita da un rotolo di pergamena misura 6.75 mt per 34 cm. Sul sesto degli undici segmenti in cui è divisa, quello raffigurante la Campania, si leggono i nomi di Oplonti[i]s e quelli di Pompei, ciò suggerisce l'ipotesi che questa copia si basi su di un originale antichissimo proprio per la presenza dei nomi di città distrutte dall'eruzione del '79 d.c. e mai più ricostruite. Per quanto ci riguarda più da vicino, Oplonti[i]s è rappresentata da una ampia costruzione, ma fino agli anni '60 non era chiaro a cosa si riferisse. Solo nel 1964 con il ritrovamento della villa detta di Poppea, il dettaglio della mappa trova un riscontro archeologico.