Il fiume Sarno



Il fiume Sarno
Il canale conte di Sarno è un'opera di ingegneria idraulica, un vero monumento, oltre ad essere all'origine della prosperità di Torre Annunziata.

Il Sarno

Il canale Sarno è il monumento per eccellenza di Torre, perché la sua storia sociale ed economica, nasce con la sua realizzazione avvenuta nel 1593, quando l'allora feudatario della città, conte di Sarno Muzio Tuttavilla decise di portarvi le acque del fiume omonimo, al fine di sfruttarle per la macinazione delle farine e la produzione delle paste alimentari. La scelta di questa città, all'epoca un piccolo casale abitato in prevalenza da pescatori, agricoltori e piccoli artigiani, nasceva da considerazione di carattere pratico: il rilievo della zona permetteva un salto sufficiente alle acque per azionare le macchine molitorie ed era possibile grazie al mare, sia ricevere il grano dalla Puglia, che trasportarne il prodotto finito al vicino e ricco mercato di Napoli.Inoltre esistevano a favore anche ragioni di sicurezza: le strade da Sarno verso le altre città erano poco praticabili dai i carri ed insicure per la presenza di predoni.

Antichi fornai di Torre Annunziata

Costruito dall'architetto D. Fontana, il canale diede inizio alla prosperità di Torre non solo per i mulini ed i pastifici. Infatti la sua presenza contribuì alla nascita di altri impianti che ne sfruttavano l'energia idraulica, come nel 1621 quando fu installata una zecca per battere moneta od anche, nel 1652 per la costruzione della fabbrica per la polvere per cannone e nella seconda metà del '700 della Real fabbrica degli scoppi, successivamente ampliata per venire incontro alle crescenti esigenze militari del regno e che attraverso i secoli ed i regimi politici e tuttora in attività. Per citare ancora: le cartiere del conte Massarenghi, sorte intorno al 1730. Oltre che indispensabile per le attività industriali, svolse un ruolo importante per l'irrigazione delle terre e il fabbisogno della popolazione. Nella seconda metà dell'800 la necessità di dare impulso all'industria della pasta oltreché per sostenere la concorrenza sul terreno dell'innovazione tecnologica, portò ai primi mulini a vapore ed al conseguente progressivo declino del canale sino alla cessazione di ogni tipo di uso.